Ikea, un normale sabato pomeriggio, ovvero un via vai di gente, di ogni genere, età, etnia con un’unica cosa che li accomuna: essere li in quel momento e inconsapevolmente diventare il target ideale per testare un prodotto… non made in Ikea però 😉

E’ quanto successo negli States ad opera di un gruppo di designer, Upwells, che volevano testare un nuovo prodotto da loro ideato, Walhub, una “cover” per interruttori della luce che serve anche per agganciarci chiavi e altri oggetti, per tenere lettere e buste e il telefono quando è in carica per esempio.

Cosa hanno pensato questi geni del male? Che Ikea fosse il perfetto e il più adatto retail store per fare ricerca sul campo, sia in termini di target che di affluenza di consumatori nello store. Cosa hanno fatto allora? Hanno realizzato alcuni esemplari di Walhub, hanno stampato cartellini svedesi adattati al loro prodotto, poi uno dei designer si è travestito da impiegato Ikea e, senza destare sospetti, ha piazzato il prodotto all’interno del negozio ed è stato a vedere se l’oggetto incontrava il favore del pubblico, ovviamente filmando il tutto.

Sul loro sito affermano che “Upwell voleva un modo per testare la validità del loro nuovo prodotto presso il loro target”. Dunque lo scopo di tutto questo era un bel test di prodotto…insieme anche ad un bel po’ di guerrilla marketing aggiungiamo noi! Che dire, sono riusciti a catturare i feedback dei consumatori in target con il loro prodotto, sono riusciti a farsi conoscere, a fare un po’ di sana viralità di contenuti interessanti e… anche a fare una bella guerrilla marketing che sicuramente non passerà inosservata!

E uno psicologo ricercatore qualitativo avrebbe potuto fornire un valore aggiunto, essendo presente in store!