Molte imprese italiane che affondano le loro radici in un passato non recentissimo hanno deciso di mettere a disposizione del pubblico la loro gloriosa storia fatta di manifesti, filmati, confezioni, prodotti, oggetti che hanno contrassegnato momenti importanti del loro sviluppo.
Sono nati così molti Musei d’impresa dei quali l’Italia è ricca, simboli dell’operosità della nostra gente, ma anche motivo di orgoglio per gli imprenditori e testimonianza di ciò che hanno saputo realizzare.
Spesso il museo d’impresa nasce anche dalla volontà di fare cultura, realizzando sintesi originali tra valore e valori, redditività e socialità; la domanda che ci si pone però è se questi musei oltre ad essere mezzo di diffusione della cultura d’impresa possano anche diventare essi stessi uno strumento di marketing.
Se la risposta è si sorge spontanea un’altra domanda: come misurare l’efficacia di tale strumento di comunicazione non convenzionale?
Proseguendo l’attività organizzata dal Rotary Arco della Pace quest’anno le consuete visite a mostre e musei si sono focalizzate sui musei d’impresa e attraverso i nostri strumenti dedicati (Experience and Relationship Wheels) abbiamo potuto misurare l’efficacia che una visita a uno di questi musei può avere sulla relazione con il marchio/l’azienda stessa.
Misurando la relazione prima e dopo la visita si può constatare un significativo aumento dei tratti positivi, ma soprattutto un notevole balzo nell’engagement nei confronti dell’azienda che per altro partiva già da livelli elevati; l’importante a nostro avviso è che la visita non sia solo passiva, ma possa comprendere anche una relazione diretta con il prodotto stesso offerto dall’azienda creando un link ideale fra il passato e il presente.
In conclusione: non solo i musei d’impresa sono indubitabilmente uno strumento di marketing, ma è anche possibile misurare la loro efficacia sul pubblico dei visitatori!