Per chi avesse letto il post pubblicato precedentemente… avevate indovinato di cosa avremmo trattato oggi?
A chi fosse sfuggito, consigliamo di dedicarsi anche alla lettura di quest’ultimo, nel frattempo cominciamo ad introdurre il tanto atteso tema di oggi: la salute. Ebbene sì, alla Camera dei Deputati a Roma si è discusso proprio di tutto, durante questo Osservatorio sul bilancio di welfare delle famiglie italiane, anche su questo tema così delicato che merita dunque di essere trattato anche fuori dalle mura di Palazzo Montecitorio, e siamo fieri di poterlo fare anche qui, su social-qualitative!
Come potrete immaginare, la salute è un tema che ha subìto forti e continui cambiamenti nel corso degli ultimi anni. Pensate anche solo agli innumerevoli sviluppi tecnologici che si sono verificati, alle scoperte scientifiche e mediche, alle nuove avanguardie che hanno portato ad una rivoluzione della medicina e del modo di trattare i pazienti, sicuramente più rigoroso, sicuro ed efficace rispetto a qualche anno fa, ma anche più complesso e dunque costoso. La spesa media per la sanità per ogni famiglia ammonta a 1.336 euro all’anno, ma sono ben 9,3 milioni le famiglie italiane che rinunciano alle cure sanitarie. Il fatto di avere un budget sempre limitato, porta le famiglie a selezionare attentamente “le priorità”, in questo caso a concentrare le spese per la salute su determinate aree mediche. È soprattutto la fascia più “debole” (vedi post sull’industria del welfare) che deve rinunciare alle cure, in particolare a visite specialistiche, al dentista e alla prevenzione.
Inoltre, sono molte le famiglie italiane che scelgono di affidarsi al servizio pubblico e, solo dove sussistono carenze o ritardi di tale servizio, la scelta cade sul privato, chiaramente con costi nettamente più elevati.
Questi dati iniziali, come potete immaginare, offrono già una panoramica della contraddittoria e aspra situazione in cui si trovano le famiglie italiane quando si parla di salute. È dunque importante per noi dare uno spunto di riflessione anche su questo tema, così ampiamente discusso ma allo stesso tempo ancora molto carente di iniziative efficaci a supporto delle famiglie. Nel frattempo, un grazie va ad MBS Consulting e la divisione di Innovation Team per aver dato il via, attraverso questa prima ricerca, ad un primo passo verso il cambiamento.