Durante una pausa tra una intervista on-line via Skype e l’altra, alcune riflessioni sull’utilizzo delle nuove tecnologie nella ricerca qualitativa sono ormai d’obbligo!
L’avvento di internet e la (ormai sempre maggiore) diffusione della banda larga hanno determinato un sempre più diffuso ricorso a modalità di interazione “virtuali” – ma comunque sempre reali. Virtuali perché basate sulla condivisione di un non luogo (l’etere, il web), reali perché pur sempre incontro-scambio rilevatore-intervistato. Si sono ormai aperti -da tempo- nuovi scenari come i forum on line e le web discussion, ma in realtà le nuove tecnologie stanno sempre più ridefinendo gli scenari e i paradigmi delle ricerche qualitative.
Di recente si è molto parlato dei Google Glass, gli occhiali di Google che potrebbero -in un futuro ormai così vicino, ovvero dal 2014- rivoluzionare il nostro modo di vedere – ma forse di vivere. Ed anche il modo di fare ricerca.
Sì, perché oggi si fa largo uso di registratori mp3, ma anche di videocamere e registrazioni varie di interviste e focus.
Da anni esistono tecnologie di grande impatto come eye-tracking anche sotto forma di occhiali, una recente novità di cui SR LABS fornisce un ottimo esemplare.
Ma cosa potrà succedere con l’introduzione -prossima- di Google Glass? Con gli occhiali di Google il mystery shopping e l’etnografia entrano in una nuova realtà, quella aumentata, da cui scaturiscono nuove e affascinanti prospettive e opportunità di ricerca. La registrazione diviene automatica, facile, immediata, aumentata. L’experience dell’utente può essere monitorata in real time, vedendo in tempo reale ciò che lui sta vivendo. Questo è solo un piccolo esempio dell’etnografia in Google Glass era. Della sua facilità ed estrema realtà.
Stiamo già pensando ai risvolti e agli scenari che nasceranno. Stay tuned 🙂