Da settimane ormai Enel invade il web ma anche TV e stampa con la sua campagna social #guerrieri. Tutti l’abbiamo vista, ne siamo certi.

Una campagna impegnativa, portatrice di un messaggio certamente di rilievo, una battaglia che dal mondo dell’energia diviene di tutti noi, la battaglia del quotidiano, dei singoli, del disporre dell’energia (in senso lato e non solo) per portare a termine, da vincitori, la battaglia della vita. Come ben riassunto nello screenshot qui sotto, uno dei frame con cui si chiude la campagna…

enel battaglia guerrieri

 

Un investimento importante per un messaggio altrettanto importante. Forse troppo. Perché, come prevedibile, a fronte di un simile messaggio “sociale” oltre che “social” il web si mobilita. E la reazione dei creativi -pronti a cogliere l’occasione e trasformarla in proprio strumento di comunicazione- non si è fatta attendere. Bravi dunque blumagenta (che con apposita landing page misureranno i frutti dell’investimento), che fanno riflettere tutti quanti (Enel in primis) sulla portata di una simile iniziativa, e su quanto un singolo marchio/brand possa permettersi di essere portatore di un messaggio così importante, similmente “istituzionale” (soprattutto considerando che abbiamo l’energia più cara d’Europa!!!)

enel guerrieri nelQ social-qualitative

Chiudiamo con una riflessione di non scarso rilievo: simili iniziative vanno testate e rigorosamente valutate, con strumenti nuovi, qualitativi, efficaci. Cosa che ci auguriamo che Enel abbia fatto, e che dunque abbia una “contromossa” (o che magari quella di blumagenta sia addirittura una attività coordinata?). Ad ogni modo, come Enel può rispondere in modo efficace a tale situazione? Quale messaggio comunicare, adesso? 
Le iniziative di adv viral sono una cosa seria, e come tali occorre gestirle. Anche nella fase di valutazione pre-lancio. Oppure post. Per la qualitativa si stanno aprendo nuovi enormi spazi, e siamo pronti per la sfida 🙂