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Non ci sono più i bambini di una volta. Lo abbiamo detto nel post precedente e lo ribadiamo anche oggi.

Però questa volta vogliamo aggiungere qualche tassello in più rispetto a quanto raccontato in precedenza. Nel post scorso abbiamo detto che la ricerca deve prendere atto del “cambiamento generazionale” e che per conoscere veramente a fondo atteggiamenti e comportamenti dei bambini bisogna modificare alcuni parametri che da sempre sono stati utilizzati per le ricerche sui bambini. Ecco oggi proviamo a delineare quelle che sono le nostre idee in merito a quello che la ricerca deve, o per lo meno dovrebbe, fare per stare al passo con questi bambini, sempre più digitali e online.

Noi ricercatori siamo abituati a utilizzare nelle ricerche con i bambini strumenti quali l’intervista, l’etnografia, i focus group con genitori e/o amichetti per far si che siano a loro agio.  Non  si possono (e neanche si devono) eliminare o sostituire del tutto, ma la nostra idea è che potrebbero essere integrati utilizzando anche in queste occasioni tutti quegli strumenti digitali che i bambini hanno imparato ad usare (e che ormai fanno parte del loro mondo abituale fin da piccoli).

Per esempio se iniziassimo ad utilizzare l’i-pad invece che i soliti fogli per far far loro disegni tipici degli approcci utilizzati con i più piccoli? I nostri uffici sarebbero più liberi da cartellette trasparenti pieni di fogli e i nostri computer sarebbero più ricchi di cartelle in cui vengono catalogati questi file, che si potrebbero inoltre usare nei report senza dover scannerizzare salvare etc etc, ma direttamente inserendoli facilmente nel documento.

Utilizzare per esempio dei diari on-line invece che i soliti diari cartacei che devono essere consegnati alla famiglia, e che poi rimangono a prendere polvere nei faldoni una volta finita la ricerca. Anche per i diari online vale quanto detto in precedenza: parti di questi diari potrebbero essere inseriti nei report finali per far vedere direttamente al committente materiali prodotti dai bambini, senza dover passare per lunghe via di digitalizzazione.

Con i bambini più grandicelli si potrebbero ricreare sessioni di ricerca online nella quale si va insieme su internet e, dato loro un compito (es: fammi vedere come andresti a cercare xxx; ), si vede come si muovono, cosa fanno, come reagiscono, come si orientano.

Ci sono moltissime altre modalità di utilizzo dei nuovi media, e dei social media se si pensa alle ricerche con adolescenti, basta solo un pizzico di fantasia, di creatività e di ingegno e si scoprirà che sono li a nostra disposizione pronti a darci informazioni di alta qualità e soprattutto attuali e che davvero riescono a rispondere alle esigenze di capire i bambini, quelli di oggi!