Ultimamente nelle ricerche condotte attraverso forum on line capita sempre più spesso di notare una forte gratificazione e attivismo da parte dei partecipanti, che condividono tra di loro ben più informazioni rispetto a quelle richieste da noi ricercatori. Alla fine della ricerca ci troviamo davanti a ringraziamenti articolati e sinceri che sembrano proprio giustificati da qualcosa di più del semplice compenso in buoni benzina che ricevono per la partecipazione.
Ma quali sono i meccanismi legati a questa gratificante dinamica partecipativa? Questa nuova modalità di ascolto sembrerebbe rispondere a bisogni a cui l’ utilizzo del web nel quotidiano sembra non riuscire a rispondere adeguatamente. Ma quali? Noi abbiamo provato ad ipotizzarne due:
1. Il piacere di sentirsi ascoltati
Diverse fasi della ricerca tramite forum on line prevedono momenti di restituzione delle informazioni raccolte dai partecipanti: per esempio spesso è previsto lo svolgimenti di pre-task individuali (visitare un museo, entrare in un punto vendita…) che vengono poi elaborati e riproposti ai partecipanti come stimoli iniziali di discussione. Oppure, durante la ricerca, si cerca di fare un punto sulle informazioni raccolte per avere la certezza di aver compreso tutti i punti di vista presenti.
Oggi il mondo del web è un mondo in cui ognuno parla ma in cui è difficile farsi realmente ascoltare, un mondo affollato e rumoroso in cui le opinioni di ogni persona vengono spesso subissate dalle informazioni degli altri.
Attraverso la partecipazione alla ricerca, soprattutto grazie alle restituzioni, le persone possono sentirsi finalmente ascoltate, sentono che le loro opinioni e i loro pareri non solo non cadono nel vuoto, ma possono davvero fare la differenza e incidere sulla realtà. Ciò non può che gratificare e motivare la condivisione e il confronto con gli altri in una dinamica di co-creazione condivisa.
2. Il bisogno di un luogo dedicato
Le nuove piattaforme dedicate alle ricerche on line sono sempre più social: danno la possibilità di fare “like” ai commenti degli altri, di commentarli a propria volta e di ricevere notifiche ogni volta che qualcuno posta qualcosa di nuovo facilitando così i meccanismi di condivisione.
Rispetto ai social network però i forum on line sono luoghi ristretti e dedicati che permettono una maggiore libertà al fronte di una minore pressione sociale: i partecipanti selezionati sono legati tra loro attraverso particolari interessi o passioni comuni e inoltre spesso hanno condiviso (attraverso l’attività pre-task) un’esperienza comune su cui si basa poi la discussione di gruppo. Inoltre sapere che si sta seguendo tutti una stessa guida, sapere di essere insieme per uno stesso motivo è un fattore che incoraggia l’espressione della propria identità. Il forum on line si prefigura quindi come luogo privilegiato per partecipare e condividere le proprie opinioni con minore stress e con più tranquillità rispetto che nella giungla dei social network, in cui la propria identità fatica ad esprimersi e rischia di disperdersi.
Concludendo, in una realtà on line sempre più complessa e affollata le persone cercano sempre di più luoghi “dedicati” dove poter parlare e riuscire a sentire gli altri su temi per loro significativi, dove sapere di essere ascoltati.
E’ infatti importante, per quanto sempre meno comune nell’esperienza on line (ma non solo), avere la sensazione che le proprie opinioni o considerazioni non nascano per essere perse tra milioni di altre parole, ma che vengano accolte, raccolte e tenute in considerazione per modificare la realtà.
I forum on line sembrano essere luoghi perfetti per rispondere a questi bisogni. E voi cosa ne pensate? Siete d’accordo? Allora perché non condividere anche questo post? 🙂