Social-qualitative collabora da anni con il Rotary Arco della Pace, del quale sono personalmente socio, per rilevare la customer satisfaction relativa alle visite che facciamo nei principali musei Milanesi e nelle mostre più importanti.
Già in passato abbiamo avuto modo di pubblicare uno studio che evidenziava come i Musei d’impresa non fossero semplicemente un “fiore all’occhiello” delle aziende, ma un importante strumento di mkt per implementare la relazione con il brand (vedi qui).
Oggi vogliamo illustrare un ipotetico incontro con gli artisti del passato….
Nelle visite alle mostre abbiamo fatto immaginare ai visitatori un incontro con l’artista e rilevato il tipo di relazione ipotizzato.
Con Van Gogh ci si sente assolutamente in soggezione e può per questo generare antipatia e/o distanza, mentre con Warhol ci si sente manipolati e ingannati pur all’interno di una intensa relazione di scambio-transazione
Anche l’incontro con Klimt suscita più preoccupazione/pericolo, sentendosi in soggezione, e scarsa utilità/vantaggio, ma allo stesso tempo genera più scambio/transazione e più seduzione/fascino
Con Escher si percepisce invece molta distanza/estraneità è un poco d’inganno/falsità, ma allo stesso tempo una elevata stima.
Tutti gli artisti sono percepiti comunque come una importante fonte di arricchimento e apprendimento
Vi ci ritrovate in queste ipotetiche sensazioni?
Sappiate che allo stesso modo siamo in grado di valutare anche le relazioni con qualsiasi brand….. anche utilizzando un artista come testimonial 🙂